Capri, l'Isola Azzurra
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Capri, l'Isola VIP, l'isola conosciuta in tutto il mondo.

Nel 1997, a bordo del nostro mitico Gobbi 23 Cabin, abbiamo percorso il periplo, siamo passati, emozionatissimi, in mezzo ai faraglioni, siamo riusciti a dare fondo il 25/30 metri d'acqua blu cobalto e abbiamo fatto un bagno indimenticabile in quel mare tiepido.

Non siamo riusciti a visitarla da terra, il mese di Agosto rende ogni tentativo di atterraggio un'impresa inutile, da neurodeliri e così stressante da far scappare chiunque.

Tanti anni dopo, a cavallo fra il 2002 e il 2003, abbiamo avuto la nostra occasione, grazie a Fabrizio, Silvio e al "Corricella".

La giornata non si preannuncia bella, è coperto e ogni tanto pioviggina. Il mare non è brutto e decidiamo di lasciare gli ormeggi e dirigerci verso Capri comunque. Lasciamo Napoli di buon mattino, ben coperti con pile, cerate, guanti e cappellini. Il cielo è grigio, ma per ora non piove. Manca anche il vento per cui navighiamo a motore fino alla nostra meta.

Fabrizio attacca a raccontare barzellette, una mitragliatrice ! Silvio lo segue a ruota e a questo punto, non ci rimane altro che seguire i nostri amici e spararne una dietro l'altra. Intanto passano le ore e Capri si avvicina. Silvio ci dice che saremo a destinazione giusto per un giro turistico e per l'ora di pranzo.

I delfini di CapriEntriamo nel porticciolo di Capri e ci ormeggiamo alla banchina dei carburanti. Durante i mesi invernali più freddi il distributore è chiuso e questo ci permette qualche ora in più di autonomia. Inizia a piovere...

Scendiamo da Corricella e cominciamo la nostra visita: nonostante non ci sia il sole ad esaltare i colori della terra e del mare, Capri è un vero gioiello. Veniamo accolti da tre delfini scolpiti nel bronzo, immortalati all'apice del loro gioioso salto fuori dalle acque. Proseguiamo fino ad uscire dal porto, tutto è al proprio posto. Le casette sono candide, i colori sono in armonia con la vegetazione dell'isola e con il mare. Rigogliose piante di buganvillea abbracciano facciate e balconcini in una esplosione di grappoli e grappoli fioriti.

I nomi delle strade, dei negozi, dei ristoranti sono dipinti su piastrelle di ceramica neiI colori di Capri toni del giallo, del blu cobalto, dell'azzurro intenso.

E non si può visitare Capri senza prendere la funicolare che porta dritta nel cuore del paese arrampicandosi sulla montagna. 4 € a singola tratta, non è poco, ma ragazzi, siamo a Capri e chi se ne importa ! Così saliamo sul trenino e durante tutto il La funicolarepercorso rimaniamo con il naso appiccicato al vetro del finestrino, incantati dallo spettacolo.

Giunti in alla fine della corsa, raggiungiamo una terrazza da cui è possibile, con un solo colpo d'occhio, spaziare dai faraglioni al porto. Continua a piovigginare, ma non ci lasciamo spaventare e iniziamo il giro del paese.

Ogni cosa è Eleganza a Capri, ogni singola stradina, ogni negozio. Firme dell'alta moda espongono capi all'ultimo grido, solo a guardarli è necessario staccare un assegno. Le signore sono curatissime, eleganti e un pò snob, i signori distinti e abbronzati. Questa è Capri e tutto fa parte dell'ambiente e del paesaggio e tutto contribuisce all'incredibile prestigio di questa isola.

Attraversiamo una delle vie più famose della città, i muri sono addobbati per le Festività: luci, fiocchi e ghirlande rendono ancora più suggestivo il paesaggio. Ci sono negozi, bar e locali che espongono con orgoglio foto ricordo di grandi divi del cinema, di personaggi famosi, di presidenti.

Scendiamo una scala in pietra bianca e ci troviamo sotto un portico le cui volte sono dipinte di bianco. Silvio ci indica un buon ristorante. "Si mangia bene" - ci dice - "e non è necessario accendere un mutuo per un piatto di spaghetti!". Entriamo e ci accomodiamo al tavolo. Il locale, praticamente gremito, è tipico, una bella e ampia vetrata ci offre uno spettacolo meraviglioso dei faraglioni. In estate sarà davvero un qualcosa, quando rimossi i vetri e le coperture invernali, il cliente può godere appieno del sole e dei profumi dell'isola.

Gustiamo un pranzo a base di piatti tipici del luogo, naturalmente l'ingrediente principale è il pesce. Fuori il tempo peggiora, si scatena un acquazzone furibondo e tutti noi ci ritroviamo a sperare che passi in fretta: nessuno ha intenzione di ritrovarsi completamente zuppo in navigazione, quando manca ancora un pò all'arrivo.

Terminiamo il pranzo luculliano e completiamo il nostro giro dell'isola. Silvio ci richiama all'ordine, dobbiamo rientrare. Fa buioAle a Capo Horn presto, il vento è sensibilmente aumentato e dobbiamo rientrare a Napoli. Altra corsa in funicolare per raggiungere la costa e ritroviamo "Corricella" che si dondola al pontile dei carburanti. La pioggia è cessata, sembra che il cielo si stia schiarendo all'orizzonte.

Indossiamo di nuovo la nostra tenuta invernale, molliamo gli ormeggi e usciamo dal porto. Ci aspetta un bel venticello e un'onda piuttosto formata. Navighiamo di bolina larga e al traverso, fa piuttosto freddo e Ale, freddolosa per eccellenza, indossa una tenuta più da Capo Horn che da Mar Tirreno ;-).

Raggiungiamo il Club Canottieri che ormai è quasi buio. Ormeggiamo "Corricella" e sentiamo la meteo visto che il vento è aumentato. Le previsioni per l'indomani non sono affatto belle, si parla di burrasca su tutto il Mar Tirreno. Fabrizio non si fa scoraggiare e per la serata organizza con Maria Paola e noi una pizzata "verace", per gustare la VERA pizza napoletana.

Torniamo a bordo di "Corricella" dopo cena e il vento è già furibondo. Ci prepariamo per andare in cuccetta, non prima, però, di rivedere sulla nostra videocamera le immagini di Capri. Il vento è ancora più forte e nel porto c'è una forte risacca, ci prepariamo ad una notte agitata. Domani è il 31 di Dicembre 2002.

Le immagini della nostra gita a Capri.

Le cartine di Capri:
    Ringraziamo   http://www.capri.net/
                         http://www.caprinet.it/

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