Ore 5, suona il cellulare-sveglia. In 30 minuti siamo svegli e pronti.
Accendiamo il motore, molliamo gli ormeggi ed usciamo dal porto di
Marsala che è ancora buio.
Nonostante sia molto presto, incontriamo già una leggerissima brezza. Ci prepariamo un buon caffè caldo e volgiamo la prua verso le Egadi. Poco dopo Favignana, mentre navighiamo verso Levanzo, la brezza si intensifica e ruota a Nord Est. Noi attendiamo venti da E-SE per cui rimaniamo un pò perplessi: siamo convinti che si tratti di una situazione locale per cui procediamo tranquillamente a motore.
Lasciamo
la piccola isola di Formica, superiamo la penisola di Trapani, che ci faceva
da waypoint, quindi tracciamo la nuova rotta direttamente sull'Isola di
Ustica.
La brezza locale continua ad arrivare da NE e continua ad intensificarsi... del previsto E-SE ancora nessuna traccia.
Non appena scapoliamo del tutto Trapani e dirigiamo al largo di Palermo, il NE comincia a toccare punte di 16-18 nodi. Vabbè, ci diciamo, possiamo navigare un pò a vela. Così issiamo le vele e procediamo di bolina.
Verso le 11:30 il NE, oltre ad essere sempre allegramente con noi, è ancora più forte, sui 20-22 nodi: iniziamo a discutere continuando a ripeterci che "sicuramente" si tratta di una cosa locale. "Sai le Egadi, Trapani, a cavallo fra due zone di mare...". Andiamo avanti sempre di bolina.
Dopo una decina di minuti, improvvisamente, il vento gira ad E e si attenua.
"Ecco !" - ci diciamo tutti pimpanti - "Visto !? Era una roba
locale !". L'esaltazione dura in tutto mezzo miglio: il NE ricompare e
questa volta non scherza affatto. 25-30 nodi belli sparati sul muso. Del
nostro tanto atteso E-SE se ne è persa ogni traccia. Ci vediamo costretti a
prendere una mano di terzaroli al Genoa ed alla randa.
Continuiamo a bordeggiare, stringendo il vento quanto più possibile per non allontanarci all'infinito dalla rotta ideale, mentre il mare comincia a montare. Diventa ripido e odioso, ci prendiamo tutti gli spruzzi del mondo e mancano ancora 30 miglia. Come sempre, il nostro ineffabile Tattico è indifferente a queste piccole ed insignificanti difficoltà e con fare sapiente di chi se ne intende per davvero di navigazioni importanti, si presenta in pozzetto, reclama l'attenzione di tutto l'equipaggio sottolineando come lui già sapesse di questa condizione anomala locale, e senza indugiare oltre, inizia tutta una serie di esercizi di meditazione ben accoccolato in grembo ad Ale.
Nel preciso momento in cui il NE "locale" tocca i 28 nodi fissi, l'equipaggio si riunisce per consultazioni. Se proseguiamo lo stesso, arriviamo ad Ustica con molto ritardo, ma se il vento dovesse intensificarsi ulteriormente, non sappiamo quali ripari offre l'isola che fra l'altro ancora non conosciamo. Dopo un'occhiata alla carta nautica, all'unanimità decidiamo di fare dietro-front e di rifugiarci all'interno del golfo di Castellammare. Inoltre, visto che non ci siamo mai stati, è una buona occasione per visitarlo.
Presa la decisione, viriamo rapidamente ed altrettanto rapidamente tracciamo la nuova rotta che ci porterà vicino alla costa del paese di Trappeto. Procediamo sempre di bolina, ma mantenendo un angolo più largo, ci avviciniamo alla costa ed alle 15:00 entriamo nell'ampio golfo di Castellammare. Vento e mare si calmano non appena Y2K è ridossata dalla Sicilia.
Alle 15:30 troviamo un bellissimo ormeggio, tutto a sinistra rispetto al golfo e poco a Est di Trappeto. Il Golfo è stupendo: lunghe spiagge color ocra, scogliere a picco sul mare, acqua verde smeraldo. Possiamo goderci il resto della giornata in tutta tranquillità, siamo perfettamente ridossati.
Il nostro anemometro ci dice che la brezza qui proviene da E... BHA ! Mistero !! Il Tattico ci osserva lanciandoci inequivocabili occhiate sprezzanti: lui aveva capito tutto già da prima...
Per smaltire gli effetti della levataccia mattutina, della bolinata imprevista e degli spruzzi, ci appisoliamo in pozzetto per un paio di ore, poi ci dedichiamo alla sistemazione della barca che si trova in un vago stato di disordine dopo l'inaspettata navigazione della mattina.
Verso sera siamo allietati da uno dei tanti tramonti strepitosi di questa terra e, tanto per non perdere le buone abitudini, ci consoliamo per la deviazione forzata preparandoci un succulento barbecue a base di specialità Marsalesi: involtini di carne ripieni e salsiccia sicula verace. I profumini provenienti dal nostro BBQ di bordo solleticano l'attenzione dell'equipaggio di una vela francese ormeggiata poco distante da noi. I francesi continuano a fissarci: "invidiosissimi" - sussurra il Comandante con un ghigno diabolico stampato sulla faccia, mentre è alle prese con forchettone e coltello.
Prepariamo il tavolo in pozzetto e, terminata la cottura, ci gustiamo la nostra carne, accompagnata dal solito ottimo pane ed in compagnia del Tattico. Willy tenta di impietosirci con il tipico sguardo "sono-il-vostro-cucciolone-tenero" per condividere un poco della nostra cena, ma la sua dieta ferrea non ammette assolutamente deroghe. Ci dispiace un pò, ma facciamo finta di ignorarlo.
Spazzoliamo
salsiccia ed involtini mentre il sole si abbassa ancora di più
sull'orizzonte ed il cielo si tinge di arancione. Non riusciamo a resistere
a questo incredibile spettacolo, nonostante siano ormai innumerevoli le
occasioni in cui abbiamo assistito a tramonti bellissimi, dobbiamo
immortalare questo momento ancora una volta con la macchina fotografica.
Verso le 21 telefoniamo ad Achille per il consueto aggiornamento meteo e
per chiedere lumi in merito all'antipatico NE che ha accompagnato il nostro
primo tentativo di raggiungere Ustica. Il nostro meteorologo di fiducia
rimane parecchio sorpreso dalla nostra esperienza con i 25 nodi di NE, non
se ne fa proprio una ragione. Controlla le carte, i modelli matematici
aggiornati all'ultimo minuto... ma proprio no, niente Nord Est nella nostra
zona. Achille è fermamente convinto che debba essere stato un fenomeno
locale. Il Tattico sogghigna...
Per l'indomani rimane confermato E-SE 10-20 nodi con cielo leggermente velato a causa dell'umidità, ma alta pressione e tempo stabile.
Soddisfatti, ci godiamo un ultimo momento di relax in pozzetto e poi ce ne andiamo a dormire. Ustica ci aspetta.