2 Agosto 2000
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Sveglia verso le 10.30, con calma. Facciamo una buona colazione e, mentre Max si dirige verso il paese per acquistare alcune cose che non avevamo preso ad Aregai, Alessandra rimane su Y2K in compagnia del Tattico per sistemare la barca.

La Capraia in lontananzaMax è di ritorno verso mezzogiorno e subito molliamo gli ormeggi. Usciamo dal porto di Macinaggio e facciamo rotta verso la nostra seconda tappa Campoloro. Il vento, un SE 2Kn,  non è sufficiente per spingere la barca eMax e Willy. La corsica sullo sfondo siamo costretti a viaggiare con la randa issata e con il motore a 1900 g/m. Proseguiamo con questa andatura per tutta la mattina e parte del primo pomeriggio. Verso le 4 del pomeriggio, il SE arriva a 6kn e noi proviamo ad andare a vela. La nostra velocità è abbastanza ridicola, facciamo poco meno di 3 nodi.

Rimaniamo tranquilli in pozzetto mentre alla nostra sinistra, sfila in lontananza l'isola delle Capraia, le ore passano e comincia a farsi un pò tardi

Ci viene a salutare un delfino solitario, si fa un paio di nuotate accanto a Y2K, si immerge e passa al di sotto del bulbo per tre o quattro volte, quindi decide di riprendere la sua strada, probabilmente riunendosi al gruppo che ha momentaneamente abbandonato per correrci dietro.

Siamo costretti a riaccendere il motore per evitare di entrare nel porto di Campoloro troppo tardi. Sappiamo che è a rischio di insabbiamento e non abbiamo nessuna intenzione di inchiodarci con la nostra barca nuova nel bel mezzo dell'ingresso. Chiamiamo via radio il porto e chiediamo un posto per la notte. Entriamo a Campoloro alle 20 Il delfino solitariocirca, tenendo accuratamente la destra grazie ad alcune dritte ricevute da amici: nonostante chiediamo informazioni, nessuno dal molo foraneo si degna di rispondere alle nostre richieste. La profondità del mare diminuisce in maniera preoccupante, proseguiamo in 2 metri di acqua letteralmente sfiorando il fondale con il bulbo fino a raggiungere il nostro posto in banchina. L'ormeggio avviene senza problemi. Il marina non è un granchè, è piuttosto piccolino e i passaggi fra i pontili sono stretti. Per una notte, ci chiedono 195FF (29,74 €).

Il Log di Y2K segna 273 miglia dal varo.

Riusciamo a dare una sciacquata veloce alla barca e a concederci qualche minuto di riposo in pozzetto, quindi ci prepariamo per cenare al ristorante del porto. Corsica e Francia sono la terra della buona carne e la nostra scelta cade su un succulento filetto alla griglia con contorno di patatine fritte.

Ritorniamo in barca con la pancia pienissima e, in compagnia di Willy, sorseggiamo un bicchierino di Limoncello prima di filare tutti in cuccetta.

 

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