8 Agosto 2000
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Ci svegliamo e, subito dopo l'ora di colazione, il tratto di mare comincia ad animarsi: arrivano decine di imbarcazioni di tutti i tipi, siamo praticamente appiccicati.

Chiamiamo Circomare La Maddalena dal VHF e ci viene confermato il pagamento della quota, le zone protette, ma di chiedere all'Ente Parco per qualsiasi informazione più approfondita. Super affollamento all'Isola BudelliRecuperiamo il numero di telefono e chiamiamo. L'Ente Parco ci dice di attendere l'arrivo degli operatori su un gommone bianco. OK, aspettiamo tenendo sotto controllo tutti i gommoni bianchi in movimento nella zona.

Finalmente eccoli ! Uno spazioso gommone bianco si ferma affiancando Y2K e possiamo sbrigare le pratiche per entrare nella riserva.

Autorizzazione alla mano, possiamo tranquillamente visitare l'arcipelago senza problemi. La nostra prossima tappa è l'Isola di Caprera, la bellissima baia di PortoAncora affollamento a Budelli Palma dove ha la sede una delle scuole di vela più prestigiose d'Europa se non del mondo. La baia offre anche un ormeggio sicuro per la notte.

Prima di salpare l'ancora, però, facciamo un ultimo tuffo a Budelli e con il tender ci avviciniamo alla famosa spiaggia rosa dell'Isola di Budelli. Questa zona è interdetta e non è possibile avvicinarsi. Il limite è contrassegnato da una serie di gavitelli gialli.

Terminata la nostra visita, risaliamo su Y2K e salpiamo l'ancora. Dobbiamo sudare le proverbiali sette camice per districarci da quell'assedio e guadagnare il largo: guardiamo indietro e ci sembra un vero girone d'inferno. La Maddalena è uno dei posti più incantevoli del nostro mare, ma Agosto non è il mese più adatto per visitarla.

Dirigiamo a sud, verso Caprera. Il traffico è tale da ricordarci la Tangenziale di Milano all'ora di punta: procediamo a motore e veniamo costantemente sorpassati sia a destra che a sinistra da Ale osserva gli UFObestioni giganteschi che abbiamo battezzato affettuosamente UFO.

Y2K naviga lentamente in mezzo all'arcipelago, ci troviamo nel tratto di mare fra l'Isola di Budelli, l'Isola di Spargi e l'Isola della Maddalena. Improvvisamente, quando ormai Maddalena è molto vicina, abbiamo un altro singolare incontro: un secondo sottomarino.

Incredibile! Max e Ale sono esterrefatti... Y2K passa vicinissimo e abbiamo la possibilità di osservare il sommergibile nei dettagli. Questa volta la nave è molto più piccola di quella avvistata al largo della Corsica, probabilmente è della marina Italiana, ed è trainata da un rimorchiatore nel bel mezzo dell'arcipelago e di tutto il traffico.

Rimaniamo sempre più a bocca aperta... subito riaffiorano discorsi alla Tom Clancy... "chissà cosa c'e' sotto", "cosa ci fanno tutti questi sottomarini nei nostri mari", "questo qui è in panne, oppure fa finta di esserlo"... insomma speculiamo come matti e ci divertiamo come matti.

Il sottomarino della Maddalena Siamo vicinissimi ! Il sottomarino fra i motoscafi

Alle 17.00 buttiamo l'ancora in una posizione di tutto rispetto nella baia di Porto Palma. Lo spettacolo è mozzafiato. L'acqua del mare è trasparente e di colore verde smeraldo, la baia è quasi perfettamente circolare con un ingresso piuttosto piccolo. Non è affollata come Budelli, anche se è presente un discreto numero di imbarcazioni all'ancora.

Rada a CapreraLa prima cosa da fare è buttare in mare il nostro tender ed effettuare un giro esplorativo. Ci avviciniamo alla costa e ci godiamo un fantastico bagno ristoratore.Rada a Caprera Max ne approfitta per dare un'occhiatina all'elica. La vibrazione avvertita durante la navigazione nel Mar di Corsica si è rifatta viva e questa volta è chiaramente avvertibile. Scopriamo che la nostra elica ha "catturato" una robusta reggia di plastica e che quest'ultima si è tutta attorcigliata intorno. Praticamente abbiamo rischiato di torcere l'albero. Il lungo pezzo plastica viene tagliato e rimosso dall'elica.

Risaliamo su Y2K e ci fermiamo in pozzetto ad osservare il tramonto: tutta la cala è immersa in una calma e in un silenzio irreale... davvero suggestivo. Riusciamo a distinguere le barche a vela utilizzate per le lezioni dalla scuola di vela di Caprera, sono ormeggiate ai pontili della struttura.

Le barche della scuola di velaDurante la nostra sosta a Macinaggio, abbiamo acquistato una bellissima candela alla Citronella. La accendiamo proprio questa sera in modo da rischiarare il nostro pozzetto mentre ci godiamo il solito bicchierino di Limoncello in compagnia del Tattico.

L'indomani mattina decidiamo di spingerci ancora più a sud, verso Golfo Aranci. Il bollettino meteo è favorevole, dopo un'ultima occhiata alla luna che questa sera sta offrendo uno spettacolo unico, ce ne andiamo tutti a dormire.

 

 

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