9 Agosto 2000

Lasciamo Caprera verso le 10 del mattino, dopo esserci svegliati piuttosto presto ed aver ammirato il sorgere del sole.

Dirigiamo verso Porto Cervo, dobbiamo fare viveri.

Navighiamo a vela con un bel vento fresco ed entriamo nel golfo di Porto Rotondo: il traffico marittimo è spaventoso e dobbiamo stare attenti a non farci centrare da qualche potente motoscafo o a evitare numerosissime barche a vela.

Non proviamo neppure a chiamare il marina di Porto Rotondo, indoviniamo già quello che ci verrebbe risposto, chiediamo, invece, un posto a Marina di Portisco. Siamo fortunati a trovarne uno, la nostra fortuna è solamente dovuta al fatto che giungiamo in porto prima delle 16.00.

L'ormeggio non è bello, siamo all'entrata, alla nostra sinistra un enorme piazzale che delimita la fine del molo foraneo, il traffico delle barche in entrata e in uscita dal porto ci fa ballare parecchio. Ci hanno messo in un posto da 10 metri, Y2K è proprio impiccata.

Dal pozzetto osserviamo, in compagnia dell'immancabile Tattico, il rientro di decine di imbarcazioni lussuosissime: un due alberi in legno, una serie di UFO dalle dimensioni spropositate, prestigiosissimi Yacht a Vela.

Non abbiamo voglia di fare cambusa e decidiamo di rimandare all'indomani mattina. Facciamo, però, un giro nel marina sia per espletare le pratiche per l'ormeggio, sia per bere qualcosa di fresco, sia per visitare questo posto così esclusivo.

Il marina è molto carino e moderno, ci sono progetti per il suo ampliamento che dovrebbe essere ultimato per la fine del 2002. L'esclusività si paga e anche molto: per una notte Lit. 209.000 (107,93 €) e l'acqua si paga a parte...

Ci sediamo ad un bar e ci godiamo la nostra bibita fresca, quindi rientriamo in barca e ricominciamo a ballare per le numerose barche che rientrano dopo la giornata di mare.

Ceniamo su Y2K e trascorriamo una bella serata. Willy si accomoda sul divanetto della dinette e da qui si immerge nei suoi calcoli per la rotta del giorno successivo.