19 Agosto 2000
---

Giornata da dimenticare !

Vogliamo lasciare Campoloro subito in mattinata, ma il vento comincia ad intensificarsi già alle 10. E' sempre un Sud, Sud-Est e, dalla nostra posizione in banchina, ci prende completamente al traverso.

Cominciamo a prepararci per partire, ma ci vediamo costretti ad aiutare una famiglia, ormeggiata con un vecchio First 42s, accanto a noi. Il vento è aumentato ancora e adesso tocca punte da 20 nodi. Il first non riesce a mollare gli ormeggi perchè alla prima raffica viene violentemente sbattuto indietro, sulla banchina e addosso a Y2K.

Con una serie di manovre rocambolesche, Max aiuta l'equipaggio del First, che non è molto esperto, a spostare la barca e ad ormeggiarla lungo il pontile, all'inglese, con la prua rivolta controvento. A questo punto, lo skipper è in grado di partire nonostante le raffiche.

Tutta l'operazione ci ha fatto perdere 1 ora e mezza e NESSUNO degli ormeggiatori o gestori di Campoloro sembra aver fatto caso al First in difficoltà. Il vento aumenta e raggiunge i 22 nodi, noi proviamo a partire, ma le raffiche che colpiscono la fiancata di sinistra di Y2K ci rispediscono indietro. Ale non riesce neppure a mollare le cime di prua, il rischio è quello di rompere qualcosa sbattendo contro i vicini o contro la banchina o di distruggere l'elica contro la catena della trappa. Di uscire dal nostro posto assecondando il vento, quindi dirigere la barca verso dritta per poi inserire la retromarcia e guadagnare l'uscita, non se ne parla neanche: le raffiche sono molto violente e il grande molo centrale di cemento è troppo vicino, non c'e' spazio di manovra, rischiamo di schiantarci di prua.

Max si domanda ad alta voce che cosa lo abbia mai trattenuto dall'installare l'elica di prua su Y2K...

Chiediamo agli ormeggiatori l'aiuto del gommone per tenerci ferma la prua e ci viene risposto che il gommone sarebbe stato disponibile non prima delle 14.30. Troppo tardi per poter combinare qualcosa !!! Dopo una interminabile serie di improperi di varia natura, Max e Ale decidono che tanto vale rimanere dove siamo per un'altra notte.

Nel pomeriggio, il vento si attesta sui 25 nodi, sempre molto rafficato e comincia uno spettacolo agghiacciante: entrano in porto una serie di barche di varie lunghezze. Tutte hanno parecchie difficoltà nell'effettuare la manovra di ormeggio per le violente raffiche che si abbattono al traverso sulle fiancate. I gestori del porto costringono gli skipper a manovrare per raggiungere la parte interna del pontile in cui è ferma Y2K, assurdo visto le condizioni del vento. A nulla valgono le preghiere degli skipper che chiedono di potersi ormeggiare affrontando il vendo almeno di poppa... niente... si ormeggia dove dicono i "campoloristi".

Uno Janneau Sun Odyssey 36 "tritura" la propria elica sulla catena della trappa nel tentativo di evitare una collisione contro il pontile, un grosso due alberi di legno rischia di schiantarsi di poppa. Il servizio lascia a desiderare o forse è meglio dire che non c'e'. I "campoloristi", invece di prestarsi, se la prendono con il Sun Odyssey perchè ha danneggiato la catena del corpo morto. Roba da matti.

Entra in porto una grossa barca dislocante in legno, tipo Grand Banks, con una delfiniera che pare un'autostrada. La barca è un 44 piedi, piuttosto grande e, nonostante il nostro pontile ospiti i 12 metri, i "campoloristi" ce la piazzano alla nostra sinistra. I nostri 6 parabordi, più un settimo di emergenza, sono tutti da quella parte. La grossa barca pesante si piega tutta contro di noi e ci spinge tutto a destra. Ci sovrasta completamente per le sue dimensioni. Le nostre cime di poppa sono tese allo spasimo e per un istante temiamo il peggio. Ad ogni raffica, il nostro vicino ci spinge violentemente e Y2K si piega come se fosse di bolina. Protestare ? A che serve, ci tocca pure stare ad ascoltare gli ormeggiatori che brontolano per le nostre proteste e le nostre richieste di aiuto.

Restiamo in balia del barcone fino a quando il vento comincia ad attenuarsi. Siamo un pò preoccupati perchè la lunga delfiniera ostacolerà le nostre manovre di uscita, possiamo infilzarci come spiedini. Decidiamo di svegliarci e di partire all'alba del giorno dopo, alle 6 del mattino vogliamo essere fuori da quell'inferno.

Nel tardo pomeriggio, tentiamo di farci passare il nervosismo passeggiando sui pontili. Ci avviciniamo ad uno splendido Grand Banks ormeggiato accanto al molo principale. E' una gran bella barca e rimaniamo a guardarla per un pò. Non ci accorgiamo che il suo armatore ci sta osservando dal ponte e, intuendo la nostra curiosità, ci saluta, si presenta e ci invita a bordo! Non ce lo facciamo ripetere due volte: visitiamo tutta la barca (una meraviglia !!!) e conosciamo la simpaticissima coppia di armatori, lui italiano lei inglese. Sono in pensione e stanno girando tutta l'italia con la loro barca... siamo un pò invidiosi, sono in navigazione dal mese di Maggio e non rientreranno prima di Ottobre inoltrato. Insieme, seduti sui comodi divani del quadrato (enorme!), gustiamo una bibita fresca, quindi ci congediamo ringraziando e ce ne torniamo su Y2K.

Abbiamo definitivamente cancellato Campoloro dalle nostre future rotte... mai più. Se proprio avremmo bisogno di fermarci in un porto, o Solenzara o Macinaggio.

Meditate gente, meditate.

 

 

 

 

Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com