Il rientro (Parte I - La lista della spesa)
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I giorni passano e si avvicina sempre di più il momento di ritornare a Milano. Naturalmente il nostro rientro non sarà "normale" e tranquillo, dobbiamo dedicare almeno un paio di giorni ad ordinare e ritirare ogni ben di Dio commissionato da amici e familiari. Sia gli uni che gli altri ci hanno chiesto (leggere ordinato perentoriamente) qualche prelibatezza locale o qualche oggetto artistico e non esaudire i loro "desideri" porterebbe su di noi gravi conseguenze... riassunte nella tabella che segue:

Oggetto/Prelibatezza

Per chi

E se non lo portiamo ?

Dolcetti di mandorle Mamma e Papà Ale

"La situazione non è contemplata"

Dolcetti di mandorle Manu e Dario

"Vi togliamo il saluto"

Dolcetti di mandorle Colleghi di Ale

"Non avrai scampo"

Dolcetti di mandorle Mamma e Papà Max

"Non è previsto"

Dolcetti di mandorle Adry e Cate

"Vi spezziamo le gambine"

Pane di grano duro - forma da 2 Kg Papà Ale

"Ti diseredo"

Ceramiche artistiche - barattoli spezie Mamma Ale

"Mi arrabbio molto"

Ceramiche artistiche - posacenere Mamma Max

"Non puoi"

Vino Marsala Cantina Florio Papà Max

"Bhe... io ti dico che lo portate"

Chissà per quale motivo, decidiamo di accontentare tutti. Già Max si vede intento a stipare la nostra povera auto (e meno male che è una station wagon !!!) scegliendo disposizioni improbabili.

All'elenco vanno aggiunti 10 chili di olio extravergine di oliva prodotto dalla zia di Ale (quello che quando si annusa o si assaggia su una fetta di pane, pizzica), 12 casse di vino D.O.C. prodotto dalle Cantine Europa di Trapani, 6 bottiglie di Vino Marsala Florio di vario tipo, qualche scatola di prodotti ittici di Lampedusa.

Il vino lo scegliamo direttamente presso le Cantine Europa e ce lo facciamo spedire a Milano, poi iniziamo ad ordinare in pasticceria svariati chili di dolcetti di mandorle (saranno pronti la sera prima della nostra partenza, più freschi di così...), quindi passiamo dal panettiere per ordinare 3 forme di pane, poi è la volta di recarci presso uno dei più famosi negozi di produzione artigianale di ceramiche. Non possiamo non approfittarne ed acquistare qualcosa anche per noi: eccoci con uno splendido vassoio in legno con la base in ceramica e con un bellissimo poggiapentole. Il nostro giro termina presso la Cantina Sociale Florio, prestigiosa e antica, qui scegliamo 6 preziose bottiglie, 4 differenti vini, ciascuno da centellinare e da abbinare a cibi differenti. L'errore di molti è quello di pensare al Marsala come ad un vino da Dessert, ma non è affatto così.

Siamo esausti, dopo un'intera giornata trascorsa a correre da un capo all'altro della città, da una contrada all'altra. Prima di rilassarci e goderci la gustosa cenetta a casa della zia, acquistiamo un contenitore per il trasporto dei 10 chili d'olio nel quale travasiamo il prezioso liquido non appena arrivati.

Torniamo a casa, riponiamo tutti gli oggetti che abbiamo acquistato o portato e ce ne andiamo subito a dormire, stanchi morti.

La mattina dopo è tempo di portare Monica presso il cantiere che la custodirà fino alla prossima estate. Ci rechiamo mogi, mogi al porto, svuotiamo la barca di tutto ciò che potrebbe rovinarsi come la cuscineria di prua e i cuscini interni, molliamo gli ormeggi e in pochi minuti siamo al molo del cantiere. La grande gru gialla solleva Monica e la adagia delicatamente sull'invaso che la ospiterà per tutto l'inverno. La salutiamo tristemente.

E' l'11 Settembre, mancano due giorni alla nostra partenza, fissata per Venerdì 13.

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