5 Agosto 2003
Ci svegliamo con tutta calma e prima di ogni cosa, un bel tuffo rinfrescante per mitigare la calura del mattino. Subito dopo prepariamo la colazione in pozzetto, il caldo è davvero pazzesco. Il Tattico ha un aspetto miserando e vaga alla ricerca di angoletti sempre più freschi, siamo talmente dispiaciuti per lui che quasi quasi pensiamo di "tosarlo"... Apriamo il bimini e montiamo un secondo tendalino per proteggerci maggiormente dai raggi solari.
Consumiamo la nostra colazione lottando contro le solite vespe che ci ronzano intorno: la loro insistenza è davvero snervante. Max si arma di asciugamano e agevola il passaggio a miglior vita di due insetti, ma la cosa incredibile è che più ne "trapassano", più ne arrivano in sostituzione delle compagne scomparse...
Dopo minuti di lotta intensa, finalmente sembra che le vespe decidano di lasciarci terminare la nostra colazione in santa pace. Willy, dopo estenuanti ricerche, si piazza in un preciso punto della tuga, ben riparato dal sole e molto strategico: lì, per qualche congiunzione astrale, convogliano tutti i pochi refoli d'aria. Andiamo anche noi a fargli compagnia.
Terminata la colazione, decidiamo di effettuare un giro di perlustrazione intorno alla baia con il nostro tender, ci armiamo di videocamera e siamo pronti a staccarci da Y2K. Non percorriamo neanche un metro che Ale cade vittima di una delle famigerate Vespe d'Assalto: attirata dal bikini decorato con limoni gialli, la nostra "amica" prima si posa sul reggiseno per una "controllatina", poi, sfacciata come non mai, al primo movimento brusco di Ale, affonda il suo pungiglione. Ritorniamo immediatamente a bordo, la puntura si sta gonfiando a vista d'occhio e fa male. L'applicazione di prodotti specifici evita ulteriori complicazioni: il gonfiore e il dolore si attenuano nel giro di un paio di ore, sulla parte "lesa" rimane solamente il segno del pungiglione. Ale, però, dovrà applicare pomate e unguenti per tutta la giornata e anche per la successiva.
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Cerchiamo di dimenticare l'incidente e tentiamo per la seconda volta di effettuare il nostro giro a bordo del tender. Questa volta le vespe d'assalto non creano problemi e cominciamo a riprendere qualsiasi anfratto, roccia, caletta. Facciamo il giro completo sotto il sole cocente e ci tuffiamo spesso per rinfrescarci.
Ritornati
a bordo di Y2K, passiamo tutto il resto della mattinata e del pomeriggio in
mare.
Verso le 17.30 salpiamo l'ancora, lasciamo la baia della Girolata e ci muoviamo verso la Sardegna. Dobbiamo percorrere circa 97 miglia, faremo una navigazione notturna.
Quella leggera brezza che ci
aveva accompagnato per tutta la giornata è sparita, il mare è una piatta totale
e, nonostante il sole sia già piuttosto basso, i suoi raggi sono ancora
infuocati. Il bellissimo tramonto cui assistiamo durante il nostro viaggio verso
la Sardegna
contribuisce a rendere più sopportabile il caldo.
Riceviamo la graditissima telefonata dei nostri amici Manu e Dario: quest'anno, i nostri due viaggiatori folli, hanno scelto di trascorrere le vacanze a Dubai. Ci chiamano dagli Emirati tutti contenti, raccontandoci del luogo e della temperatura... più di 50 gradi ! Non osiamo immaginare... Ci scambiamo informazioni sulle nostre reciproche avventure, quindi li salutiamo calorosamente, non prima di aver rinnovato l'invito a bordo per una futura crociera ad alto tasso alcolico.
Procediamo
a motore per quasi tutta la notte, fatta eccezione per una misera mezz'oretta.
La navigazione procede senza particolari avvenimenti, ci limitiamo ad alternarci
al timone organizzando i turni in maniera poco efficace. Trascorriamo la notte
osservando uno splendido cielo stellato che si rivela ancor più in tutta la sua
bellezza non appena la luna tramonta. La Via Lattea sembra un nastro argentato,
di tanto in tanto una stella cadente illumina il cielo e va a tuffarsi da
qualche parte oltre l'orizzonte. Esprimiamo insieme il nostro desiderio.
Il Tattico è felice: la notte è fresca e ne approfitta per emergere dalle cuccette e per continuare i suoi approfonditi studi in coperta. Bonifacio è una zona molto interessante e subito ci fa capire di lasciarlo in meditazione sotto la capottina.
Nuvole basse di umidità scorrono velocemente al di sopra del nostro albero, alle 3 di notte si presenta un SE 10, praticamente ce l'abbiamo quasi sul muso. Tentiamo di aprire le vele, ma ci muoviamo poco. Giù tutto, andiamo avanti a motore.
Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com