14 Agosto 2003
Alle
8.00 siamo già svegli e pimpanti, riempiamo il serbatoio dell'acqua e integriamo
le nostre scorte di acqua potabile e bibite varie (più o meno salutari :-) ).
Appena fuori dal porto di Napoli siamo in grado di aprire le vele grazie ad un bel SW 10/12 kn che ci accompagnerà fino all'arcipelago delle Isole Pontine. La giornata è piuttosto monotona, un intero giorno di navigazione. Non peschiamo nulla (che strano !!), Max sostituisce la Piumetta-Killer con il Rapala-Terminator. Ci concediamo un pasto veloce e ci appisoliamo mentre Y2K scivola tranquilla di bolina larga.
Max si rilassa in pozzetto, Ale
guadagna il suo famoso posto da "ronfatura in
traversata" sulla tuga. Ormai siamo diventati esperti nel pisolare con un occhio
aperto e l'altro chiuso per controllare che la nostra rotta sia sicura e nulla
possa causare problemi a Y2K ed al suo equipaggio.
Terminata la pausa, per ammazzare il tempo, Ale si diletta in attività di taglio e cucito: il nostro dodger ha evidenti problemi di cuciture. Quelle esterne, infatti, sono letteralmente cotte dal sole e dalla salsedine e stanno cedendo una dopo l'altra. Armata di ago da velaio e filo ultra resistente da vela, Ale esegue le riparazioni necessarie.
Il
Tattico fa la sua comparsa in pozzetto e cerca il suo solito posticino da
combattimento ben al riparo dalla cappottina para-spruzzi. Ma il dodger è
abbassato per via delle
riparazioni in corso. Senza scomporsi più di tanto, Willy sostituisce il dodger
con un cuscino prendisole e
si auto costruisce un improbabile luogo degno di grandi meditazioni.
Ale, nel frattempo, conclude le operazioni di manutenzione e il dodger ritorna come nuovo.
La monotonia della traversata
viene
brevemente interrotta da un piacevole incontro: un bell'esemplare di tartaruga
marina si dondola placidamente fra le onde. Ce la vediamo scivolare lentamente a
sinistra, la sua testolina fuori dall'acqua sembra scrutarci con curiosità,
forse anche con un pò di fastidio: questo gigante bianco con una altrettanto
gigantesca pancia blu, che sta incrociando la sua strada, ma come si permette ?
Ci
avviciniamo a Zannone e Ventotene, il vento scema completamente e dobbiamo
accendere il motore. Superiamo Ponza e puntiamo verso la nostra prossima
destinazione: l'Isola di Palmarola.
La raggiungiamo tardi, è quasi buio, sono le 20. Non ci fidiamo di circumnavigare l'isola senza la luce del sole per ormeggiare Y2K presso la famosa Cala del Porto (considerato anche che è Ferragosto), diamo fondo in piccolo ridosso a Est di Palmarola che già ospita alcune barche a vela e a motore.
Ceniamo in fretta e ce ne andiamo a dormire piuttosto presto. Finalmente una notte in rada senza onda lunga.
Vieni a trovarci sul nuovo BLOG: http://y2ks.blogspot.com