Ci
svegliamo e mettiamo fuori il naso: tempaccio da lupi in arrivo. Nuvoloni neri e
gonfi incombono sulla zona e tira un
ventaccio da Sud.
Ci consoliamo godendoci una colazione pantagruelica a base di caffè, latte,
succo di frutta e dei mitici "cornetti alla crema" acquistati caldi da Max
durante un suo raid mattutuno nel borghetto antico, esattamente in una
pasticceria adocchiata la sera precedente.
Si prospetta una giornata interamente dedicata alle letture, giretti turistici in città e lavoretti sottocoperta.
La
perturbazione arriva puntuale, comincia a piovere. Dapprima viene giù una
pioggerella fine, poi si scatena il finimondo. Tuoni, fulmini, raffiche di vento
violentissime. Alla fine, il vento si calma e arriva il diluvio universale. Una
pioggia fittissima, goccioloni grossi come secchiate d'acqua. Ce ne stiamo
rintanati sotto coperta, possiamo al massimo fare capolino con la testa e
restarcene ben al riparo della cappottina (beato l'inventore del dodger e bravi
noi ad averlo scelto come dotazione). Y2K si sta prendendo una lavatona
industriale, crediamo che non
rimarrà alcuna traccia di salsedine. Il pozzetto è
allagato, la temperatura è scesa a precipizio. Fa quasi freddo...
Ore 20:00 - pioggia, nuvoloni, vento e tuoni. Nulla di nuovo il sole (?!)
Ore 23:00 - sfuriatona N. 2. tuoni, fulmini e saette ! Diluvio universale, vento che da 2 Kn raggiunge i 22 in mezzo secondo. Qualcosa ci dice che si rimane a Nettuno anche l'indomani. Il Tattico è particolarmente nervoso e guarda con terrore puro - ops, intendiamo dire con curioso interesse scientifico - i fulmini che si abbattono a poca distanza da noi, fortunatamente sul mare.
Ceniamo a bordo, naturalmente. La giornata ha termine così come è iniziata: letture sottocoperta, boati e scrosci fuori.
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