Ci svegliamo tardi e restiamo ancora un pò in cuccetta a crogiolarci prima di alzarci e di prepararci una buona colazione.
Non
appena apriamo il tambuccio per allestire il tavolo notiamo che c'è il sole, ma
tira un'aria che non ci convince più di tanto. Il cielo ha uno strano colore e
la giornata non sembra proprio bellissima nonostante sia soleggiata. Il vento è
piuttosto fresco già in mattinata, ma almeno il sole è sufficientemente caldo.
Mentre gustiamo la colazione,
vediamo un elicottero militare che volteggia nel cielo, esegue una serie di
evoluzioni, si avvicina ed atterra con grazia sulla struttura adibita ad
eliporto situata alla sinistra della nostra banchina. L'elicottero rimane in
attesa per una decina di minuti, arrivano alcune persone, si imbarcano, quindi
il velivolo si innalza e scompare dietro l'isola. Scopriremo in seguito,
leggendo i giornali, che fra le persone imbarcate quel giorno c'era il nostro
Presidente della Repubblica al rientro dalle proprie vacanze trascorse proprio
nell'Arcipelago.
Oziamo in pozzetto fino a tarda mattinata, scambiamo due chiacchiere con Michele e con Kerry che vorrebbero spostarsi a Caprera per fare un bagno con le bimbe. Noi non ne abbiamo molta voglia, ci sentiamo pigri e svogliati. Stellina molla gli ormeggi e si dirige verso l'imboccatura del piccolo marina, noi rimaniamo in porto.
Non
trascorre neppure un'ora che il vento si intensifica molto, il mare appena fuori
dal porticciolo comincia a mostrare le "schiumette" bianche ed in breve tempo ci
ritroviamo di nuovo in mezzo all'ululato delle raffiche. Stellina è già di
ritorno. Una volta terminate le fasi di ormeggio, Michele e Kerry ci raccontano
che rimanere in rada a Caprera anche solamente per un bagno è quasi impossibile:
oltre al vento in ulteriore intensificazione, fa pure un certo freddo. Niente
bagno.
Trascorriamo il resto della giornata spazzolando una confezione di dolcetti sardi - una delizia di cestini di scorze di arancia intrecciate, pinoli e miele sardo - bevendo mirto e chiacchierando. Le condizioni meteo si sono ulteriormente deteriorate e non ci permettono di fare più di tanto.
In
serata telefoniamo ad Achille per l'ormai ribattezzato "bollettino di guerra"
giornaliero. Il nostro meteorologo è depresso quasi quanto noi, altri clienti
gli danno la colpa del maltempo e si infuriano con lui... rasentiamo il
ridicolo, roba da matti ! Ahinoi, le notizie non sono affatto incoraggianti: il
tempo rimarrà instabile per la giornata di Sabato, mentre Domenica e Lunedì
piomberà su di noi la seconda depressione, quella davvero cattiva. Dobbiamo
aspettarci freddo, cielo coperto, piogge, forti temporali e venti di burrasca. E
l'Anticiclone delle Azzorre ? L'incubo dell'estate 2005 ? "In Portogallo hanno
sempre 40 gradi e brezze leggere ed a Londra c'è un clima particolarmente mite"
- ci dice Achille.
Sconsolati, prima di crollare in cuccetta, ci attacchiamo ad Internet e sul sito
ANSA METEO, sezione GLOSSARIO, articolo di Fabio Borgonovi del "Centro Epson
Meteo" - leggiamo:
http://meteo.ansa.it/Glossario.asp?Voce=Anticiclone_azzorre
"...Una di queste (aree anticicloniche) è proprio l’Anticiclone delle Azzorre, che prende il suo nome per via del fatto che il centro di alta pressione attorno al quale avviene la circolazione si trova, soprattutto d’inverno, in corrispondenza delle isole Azzorre, nell’Oceano Atlantico. Questo anticiclone appartiene al gruppo degli anticicloni subtropicali e il suo comportamento influenza grandemente tutta l’area mediterranea (non solo, chiaramente). La sua posizione invernale, a latitudini relativamente basse, "permette" a un gran numero di perturbazioni, in genere atlantiche, di accedere al Mediterraneo. In estate, oltre che a spostarsi più a Nord espandendosi tende invece a ricoprire e quindi a "proteggere" il Mediterraneo dalle perturbazioni, garantendo in genere tempo caldo e soleggiato."
Abbiamo capito tutto: in pratica, questo disgraziato di anticiclone si crede ancora in inverno... qualcuno deve mostrargli un calendario...
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