Il
sole sorge all'orizzonte su un mare ancora completamente immobile... da lontano
cominciamo a distinguere l'inconfondibile profilo della
città di Monte Carlo.
Ale prepara un buon caffè per il Comandante - ancora ronfante - ed una colazione abbondante per il Tattico arruffato per l'umidità della notte e ancora scontroso a causa dell'affronto del suo sonaglino, così volgarmente usato per il Terribile Accrocchio.
Verso le 9:30 avvistiamo nitidamente la torre del fanale di Cape Ferrat, non c'è un alito di vento e comincia a fare caldo... una sensazione cui non siamo proprio ancora abituati nonostante sia estate.
A circa un centinaio di metri dalla costa, improvvisamente, un numeroso gruppo di delfini ci circonda completamente. Questa volta pare proprio che i nostri amici cetacei abbiano voglia di giocare un pò con noi e di tenerci compagnia divertendosi a surfare sull'onda sollevata dalla prua di Y2K. Si tratta delle agili Stenelle, piroettano e saltano allegramente intorno a noi regalandoci - finalmente - la consueta emozione che proviamo ad ogni incontro con loro. E finalmente noi, che - ribadiamo - non siamo assolutamente superstiziosi :-), interpretiamo questo evento come un segno, un augurio di buona sorte per il proseguimento della nostra vacanza, per l'equipaggio e per Y2K. Festeggiamo con un rito propiziatorio.
Trascorriamo una decina di minuti in compagnia del gruppo di delfini, ammirando come sempre le loro evoluzioni, i loro avvitamenti ed i loro salti che di tanto in tanto eseguono addirittura in coppia, in perfetta sincronia.
Il trambusto di pinne, balzi, schiuma e spruzzi attira l'attenzione di un motoscafo e di un gommone. Entrambe le imbarcazioni si uniscono a Y2K per ammirare il folto gruppo di giocosi mammiferi. Questi ultimi non se lo fanno ripetere due volte e improvvisano uno spettacolo per tutti gli amici umani, raggruppandosi tutti insieme intorno alle tre barche.
Ci fermiamo ancora qualche minuto, poi lasciamo i delfini alle loro faccende ed iniziamo il nostro avvicinamento alla baia di Villefranche. Rimuoviamo il Terribile Accrocchio, recuperiamo la lenza e restituiamo il sonaglino all'offesissimo Tattico.
Verso le 10:30 entriamo nella baia. La superficie del mare è soltanto appena appena increspata da timidissimi refoli d'aria.
Nonostante
sia la fine di Agosto, troviamo ormeggiate un discreto numero di imbarcazioni...
pensavamo davvero di trovare molta meno gente. Riusciamo comunque a trovare un
posticino delizioso molto vicino alla costa, nella parte destra della baia.
Filiamo l'ancora in pochi metri di acqua verde smeraldo.
Come al solito, Villefranche è bellissima: il mare è calmo, l'aria è calda, il timido refolo di vento ogni tanto tenta di portare un pò di refrigerio senza riscuotere molto successo.
Nonostante la stanchezza per la notte di navigazione, ci fiondiamo subito in acqua e ci godiamo interminabili minuti di tranquillità in questa mattinata estiva. Saliamo a bordo e ci asciughiamo al sole, poi saltiamo a bordo del nostro tender e partiamo per il tour della baia. Desideriamo ammirare da vicino alcune delle meravigliose ville che si affacciano sul mare, corredate da incredibili giardini ed approdi privati. Completiamo la visita fotografando e riprendendo il panorama: Villefranche rimane per noi uno dei posti più belli della riviera francese.
Tornati a bordo, è il momento di prepararci un buon pranzetto: dopo l'esperimento dei ravioli precotti che freddi-è-meglio, optiamo per un piatto gigante di farfalle, saltate in padella con sugo di pomodoro fresco, uno spicchio di aglio, olio extra-vergine di oliva e completate con una spruzzata di Parmigiano Reggiano grattugiato.
Dopo pranzo, cadiamo tutti e tre in uno stato di coma profondo: dormiamo per ore. Quando ci risvegliamo, abbiamo il tempo di concludere la giornata eseguendo un paio di tuffi, asciugandoci con gli ultimi raggi di sole ed infine, infornando orgogliosi il nostro mitico dentice: un filo di olio extra-vergine, olive taggiane, pinoli, patate tagliate a fettine sottilissime, una spruzzatina di vino bianco, sale, un pizzico di origano ed il gioco è fatto. A cottura ultimata ci gustiamo la preda in pozzetto, allietati da una serata bellissima e dalle tante luci della cittadina di Villefranche.
La cena è deliziosa. Naturalmente, come promesso, anche Willy riceve la sua porzione di dentice. Se la spazzola avidamente senza troppi complimenti, leccando meticolosamente il fondo della ciotola... speriamo che questo gesto lo aiuti a "dimenticare" quel brutto affare del sonaglino...
Terminata la cena, rimaniamo in pozzetto un'oretta ad ammirare il panorama. Centelliniamo le ultime gocce di mirto sardo: ormai abbiamo fatto fuori quasi tutte le sostanze alcoliche di bordo. Il Tattico ci tiene compagnia, dal suo atteggiamento capiamo che il sottile metodo di "corruzione" sta cominciando a funzionare. Pare che il dentice abbia sortito l'effetto desiderato: siamo quasi perdonati. Ne siamo rallegrati.
Ben presto ci accorgiamo di crollare dal sonno, l'Armatore già se la dorme beata in pozzetto. Ci facciamo forza, chiudiamo tutto e crolliamo stecchiti in cuccetta. La nottata si preannuncia tranquillissima: Y2K è assolutamente immobile tanto che sembra di essere ormeggiati in un marina.
Buona notte.
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