Ci svegliamo al mattino e ci accorgiamo che qualcosa non torna: una volta in pozzetto, realizziamo che - esattamente come previsto dal buon Achille - il vento è diminuito di molto ! Ne approfittiamo per fare una buona colazione all'aperto e per goderci il tepore del sole.

La cosa non dura però e, sempre come previsto da Achille, il Maestrale torna a soffiare forte verso mezzogiorno. Onestamente cominciamo ad essere parecchio stufi di sentire in continuazione il vento nelle orecchie...

Poltriamo in pozzetto per tutta la mattina, ci diamo alle letture, ai pisoli, a profonde dissertazioni sul clima globale con il Tattico, alle parole crociate, a ricordare le nostre avventure caraibiche, alla degustazione di interi barattoli di patatine...

Per scuoterci dal torpore, ci rechiamo prima in direzione per saldare l'ennesima notte di sosta nel marina, poi facciamo un salto nel market per farci venire qualche idea per pranzo. Recuperiamo un pollo allo spiedo che gustiamo a bordo con un contorno di pomodori freschi. Il tutto innaffiato da un impareggiabile Vermentino di S. Teresa di Gallura Capichera (veramente buono !).

La "durissima" vita di un Tattico di bordo...Trascorriamo tutto il pomeriggio annoiandoci, oziando, facendo qualche lavoretto qua e là per spezzare la monotonia. Passeggiamo lungo i pontili: vediamo tante imbarcazioni che, come noi, sono in attesa di una finestra di buon tempo per abbandonare il marina e navigare ciascuna verso la propria destinazione.

Arriva l'ora di cena, decidiamo di prepararci un buon piatto di spaghetti alla amatriciana. Mentre ceniamo, telefoniamo ad Achille per le ultime novità meteo: speriamo davvero di poter mollare gli ormeggi. Il nostro meteorologo ci conferma che il maestrale è decisamente in diminuzione, per l'indomani è previsto un NW Forza 4 con tendenza a provenire da SE ed ad un'ulteriore attenuazione. Il mare - ahinoi - rimane molto mosso nei canali, mosso nella rotta rimanente.

Iniziamo le elucubrazioni serali: partiamo o non partiamo ? Siamo davvero stanchi di stare fermi... Consultiamo anche i nostri amici Marco e Michele. Michele, come sempre, ci legge le carte meteo e ci da indicazioni sulla rotta ideale per evitare il più possibile le ondone più grosse, ma non è che poi si possa fare i salti mortali e fare chissà quali percorsi.

Dato che un essere umano votato al mare non può rimanere abbarbicato alla terra ferma troppo a lungo, decidiamo comunque di partire l'indomani mattina verso le 9:30, dopo un'ultima consultazione "di sicurezza" con Achille a scanso di ulteriori fronti anomali.

Ce ne andiamo a dormire senza consultare il Tattico: ce lo rinfaccerà per il resto della vacanza.

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