Il fronte depressionario investe il Mediterraneo meridionale ed insiste per diversi giorni portando forti venti, nuvole, temporali e piogge. Il Canale di Sicilia è in burrasca e noi siamo fermi nel marina di Marsala.
Trascorriamo le giornate iniziando con disumane colazioni a base di cappuccino e cornetti - come vengono chiamate qui le brioche - caldi, appena sfornati, ripieni di crema. Continuiamo degustando ottimi caffè freddi (quasi granitine di caffè), compiendo escursioni in gommone nella riserva naturale dello Stagnone, facendo bagni vicino all'Isola Grande, razziando i negozi di dolci tipici e satollandoci con magnate vergognosissime gentilmente offerte dalla zia di Ale, sia a pranzo che a cena.
Il tempo accenna ad un vago miglioramento, non certo tale da consentirci di mollare gli ormeggi, ma sufficiente per una gita fuori porta a Favignana con mezzi di trasporto alternativi. Alcuni cari amici dei nostri zii, residenti sull'Isola, organizzano un mega-colossale pranzo in cui il piatto forte è rappresentato da cous-cous di pesce appena pescato. Ereditato dagli Arabi, il cous-cous è uno delle nostre pietanze preferite e noi siamo fra gli invitati. Non possiamo certamente mancare ad un appuntamento così ghiotto, iniziamo subito i preparativi per recarci a Trapani e da lì, raggiungere Favignana con l'aliscafo.
Saltiamo a bordo dell'auto dei nostri zii, in meno di mezz'ora raggiungiamo Trapani. Qui acquistiamo un biglietto per il prossimo aliscafo e, nell'attesa, visitiamo il Porto di Trapani, completamente rimesso a nuovo, ristrutturato e sistemato in occasione degli Act di Coppa America. Notiamo che ci sono numerose barche a vela partecipanti alla regata "la Route du Jasmin" (per informazioni http://routedujasmin.org/), una competizione che parte da Tolone e fa tappa ad Oristano, Cagliari, Bizerte e Trapani. Lanciamo occhiate cariche di bonaria invidia agli allegri equipaggi e ci ripromettiamo di prendervi parte anche con la nostra Y2K prima o poi...
Il nostro aliscafo e pronto per la partenza, saliamo a bordo e ci godiamo la navigazione verso Favignana. Una volta sbarcati, troviamo ad attenderci Iglis, uno degli invitati al grande pranzo, nonchè vecchio amico dei nostri zii. Iglis ci accompagna in auto fino a destinazione, in casa dei nostri ospiti. Si tratta di una bella villetta situata alle pendici della montagna dell'Isola, il Monte di Santa Caterina, in località Preveto, la vista dalla veranda dell'abitazione è assolutamente splendida.
Abbiamo giusto il tempo per ammirare l'incantevole paesaggio del Preveto che il pranzo è servito. Siamo una ventina di persone fra parenti ed amici, iniziamo con una serie di antipasti: alici fresche marinate fatte in casa, formaggi tipici della zona, vari tipi di olive, melanzane sott'olio fatte in casa, salamini, lardo. Il tutto accompagnato da fragranti e profumate fette del buonissimo pane di grano duro tipico della Sicilia. Poi arriva il piatto forte: una mega marmitta gigante di cous-cous con zuppa e pesce annessi. Ci serviamo porzioni da infarto. E' delizioso ! Molti fra i più coraggiosi, osano fare il bis. Dopo il cous-cous, non è mica finita ! Ci diamo al pesce: oltre a quello cucinato per la zuppa, ci troviamo di fronte gamberi, aragostelle locali, dentici, insomma un vero ben di Dio che ancora ricordiamo nei nostri sogni.
A conclusione del pranzo, la nostra ospite porta a tavola un'insalatiera dalle dimensioni inquietanti ricolma della vera, fresca, inimitabile, ineguagliabile granita siciliana fatta in casa con limoni locali... siamo nella più totale estasi culinaria...
Ignorando l'esplosione imminente dei nostri stomaci, ci spariamo bicchieroni di granita e finiamo con qualche bicchierino di ammazzacaffè tentando di digerire il tutto.
Una volta alzati da tavola, facciamo una salutare passeggiata nell'area circostante: più che altro rotoliamo :-) Decidiamo di smaltire ulteriormente cous-cous ed affini recandoci in paese per un giro turistico. Salutiamo e ringraziamo calorosamente i nostri ospiti e tutti gli amici, saltiamo a bordo dell'auto e ci lanciamo verso il paese di Favignana. Camminiamo lungo la strada principale, entriamo nei negozietti tipici, poi ci sediamo in un bar per bere qualcosa di fresco (ottima la coca-cola che oltre a rinfrescare, ha notorie proprietà digestive :-)) mentre attendiamo che arrivi l'aliscafo per riportarci a Trapani.
Infine arriva il momento di tornare, il nostro aliscafo ci attende. Saliamo a bordo ed in pochi minuti l'equipaggio molla gli ormeggi ed i potenti motori cominciano a rombare. Usciamo dal porticciolo di Favignana, ci mettiamo in rotta, poi le eliche vengono spinte al massimo, l'aliscafo si solleva e si lancia a tutta velocità verso Trapani.
Una quarantina di minuti dopo siamo in auto in direzione Marsala. Abbiamo trascorso una bellissima giornata in compagnia di ottimi amici, mangiando delle vere prelibatezze della cucina Siciliana.
Le colazioni, i pranzi e le cene continuano ininterrottamente fino al 13 Agosto.
Il nostro amico Achille ci aggiorna quotidianamente sulle condizioni meteo e, finalmente, per Ferragosto è atteso un miglioramento. Pare sia in arrivo l'Anticiclone Africano, i venti da sud dovrebbero assestarsi su 10-12 nodi e la temperatura è in salita. E' il momento di riprendere in mano carte nautiche e plotter per decidere la nostra prossima mossa. Abbandonata l'idea iniziale di visitare Pantelleria e Lampedusa (per l'ennesima volta !!!) - non avremmo più tempo a sufficienza per il rientro - decidiamo di fare tappa su Ustica, un'altra perla del nostro mare e di mollare gli ormeggi proprio il giorno di Ferragosto.
Dedichiamo tutta la giornata di Lunedì 14 ai preparativi per la partenza: integriamo la cambusa con prodotti freschi e, naturalmente, con molte specialità gastronomiche Siciliane, facciamo il pieno di acqua e di vino :-), portiamo a bordo anche tutta una serie di bottiglie "giuste" di Marsala acquistandole direttamente presso la mitica e storica Cantina Florio.
La sera ci uniamo ai nostri cugini Andrea e Carola e, tanto per fare qualcosa di totalmente diverso, ci rechiamo in un locale specializzato in cozze e ci spariamo una magnata record di mitili in zuppa o scoppiati. E' inutile dire che una volta rientrati a bordo, crolliamo in un sonno beato immediatamente.