La sveglia suona alle 6, ma noi iniziamo a ragionare solamente verso le 7.30.

Siamo già in ritardo a causa delle nostre sinapsi lente per cui senza indugiare issiamo subito l'ancora e lasciamo Ponza alla volta del nuovo Porto diVerso Roma: gennaker Roma: non siamo neppure partiti che già ci pregustiamo la solita vergognosa bistecca alla brace gigante presso la griglieria "La Taverna del Porto".Verso Roma: randa e gennaker

Facciamo colazione in navigazione, lasciamo Palmarola alla nostra sinistra ed incontriamo un leggero E. Issiamo randa e genoa e spegniamo il motore. Veleggiamo per un pò di bolina "molto" larga, poi il vento comincia a girare sempre più verso SE e decidiamo di avvolgere il genoa ed issare il Gennaker.

Non appena la manovra è completata, Y2K acquista subito velocità: praticamente non tocchiamo più le scotte. Ci ritroviamo a navigare sparati quasi di poppa, sfiorando gli 8 nodi con il SE ormai sui 12-17 nodi. Siamo esaltati non solo per la bella navigazione, ma anche per la facilità con la quale guadagniamo miglia su miglia e ci avviciniamo a destinazione in relativo breve tempo.

Giunti ad un miglio dal porto ed ormai già in vista delle lanterne rossa e verde, ammainiamo il Gennaker, procediamo per un pò con la sola randa, poi chiudiamo tutto ed accendiamo il motore. Alle 18.30 siamo in avamporto, chiamiamo la Direzione, chiediamo il permesso di entrare nel marina ed un ormeggio per la notte. Siamo raggiunti quasi subito dal gommone degli ormeggiatori che ci conduce al nostro posto: ci viene assegnato l'M523, in testa al pontile. Ormeggiamo in tutta tranquillità, come al solito i ragazzi del porto sono efficienti, bravi e gentilissimi. In pochi minuti siamo fermi. Porto di Roma: Y2K all'ormeggio.

Una volta sistemati, diamo inizio alle grandi pulizie esterne. Mentre Ale sciacqua Y2K, Max si reca in Direzione per saldare il transito e coglie l'occasione per riservare un tavolo presso "La Taverna del Porto" considerato che si trova giusto giusto sulla strada.

Porto di Roma: il pontile.Terminata la "toilette" per Y2K, tocca a noi darci una sistemata prima di cena. Alle 21 ci presentiamo famelici al ristorante. Abbiamo talmente fame che ordiniamo l'antipasto Peccato di Gola - un nome, un programma ! :-) - consistente in: pancetta affumicata saltata sulla piastra con aceto balsamico e rucola e un letto di radicchio rosso sul quale sono adagiati i famosi carciofi romani tagliati a spicchi e spolverati da scaglie di Parmigiano Reggiano. A seguire, la mitica bistecca alla brace: 700 grammi per Max, 400 grammi per Ale. Il contorno non può che essere un piatto gigante di patatine fritte.

Lasciamo il ristorante "rotolando", urge una lunga passeggiata riparatoria e digestiva per smaltire le libagioni. Una volta tornati a bordo, prendiamo un digestivo e consultiamo il bollettino di Meteomar. Essendo mezzanotte passata, non è il caso di telefonare al nostro caro Achille. Il tempo continua a rimanere stabile sul bello, tuttavia è in arrivo una leggera maestralata per la giornata di Lunedì. Noi siamo davvero stanchi, non ci reggiamo in piedi dal sonno e l'idea di metterci in viaggio l'indomani ci crea uno stato di shock pre-traumatico. Nonostante le previsioni siano buone, decidiamo di rimanere in porto anche l'indomani.

 

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